Città (256.579 ab.) della Spagna, in Galizia,
capoluogo della provincia omonima. Sorge su un lembo di terra che si protende
nell'Oceano Atlantico e divide la Baia del Orzán dalla Ría di La
Coruña. Porto peschereccio e commerciale molto attivo, soprattutto grazie
alla favorevole posizione sulle rotte atlantiche; industria (conserviera,
siderurgica, meccanica, chimica, petrolchimica, del vetro); turismo. ● St.
- Di probabile origine celtica, la città fu abitata in seguito da Fenici
e Greci. Occupata dai Romani, divenne un centro fiorente grazie allo sviluppo
del commercio marittimo, soprattutto dei tessuti. In epoca medievale fu contesa
da Portoghesi, Spagnoli e Arabi; nel corso del Trecento furono gli Spagnoli a
impadronirsene definitivamente. Attaccata più volte dai pirati e dagli
Inglesi, la città, favorita anche dall'apertura dei commerci con
l'America, fu danneggiata dalla perdita dei possedimenti spagnoli nei Caraibi
(1898). Nel 1936, durante la guerra civile, fu conquistata dai franchisti.
● Arte - L'antico nucleo della città (
Ciudad Alta) è
ancora oggi visibile su un promontorio che anticamente costituiva un piccolo
isolotto; la parte nuova (
Pescaderria) si trova invece sul cordone
litoraneo che univa l'isolotto alla terraferma e nel retroterra. Nella
città vecchia sono conservate alcune chiese medioevali (Santiago, Santa
Maria del Campo), originariamente in stile romanico ma alterate da numerosi
rimaneggiamenti nei secoli successivi. Sulla parte più alta del
promontorio sorge il famoso faro (la cosiddetta Torre d'Ercole), costruito nel
XVIII sec. su antiche rovine romane. ║
Provincia di C. (7.950 kmq;
1.096.966 ab.): occupa una parte del territorio della Galizia, nella Spagna
nord-occidentale, affacciandosi sull'Oceano Atlantico con coste frastagliate e
interrotte da numerosi fiordi. Il territorio, solcato da numerosi fiumi,
è prevalentemente montuoso, ma raggiunge altezze assai modeste: Pico de
la Torre (700 m), Montes de la Tieira (561 m). Il clima è temperato
umido, con abbondanti precipitazioni. Pesca, allevamento bovino e suino e
sfruttamento del patrimonio forestale sono le risorse economiche principali
della regione; minor rilievo ha l'agricoltura (cereali, frutta). Sono presenti
inoltre industrie per la lavorazione del tabacco e dello zucchero, conserviere,
chimiche, petrolchimiche.